Preso nella rete
di Chiara
Santoianni
Sesat Edizioni,
2012
ISBN:
978-88-97822-08-0
ISBN e-book:
978-88-97822-09-7
Pagine: 94
Costo: 8 €
Recensione a cura
di Lorenzo
Spurio
Il pc per Matteo è
infatti il custode dei suoi pensieri dato che viene da lui utilizzato anche e
soprattutto come “amico elettronico”. E’ semplicissimo: con una password si può
occultare un mondo tutto personale, trasposto nel mezzo tecnologico, e rimanere
intatto, sconosciuto a tutti. Un amico fedelissimo al quale con regolarità si
sente il bisogno di raccontarsi, aggiornarsi, un custode prezioso, un catalogo
che giorno dopo giorno si arricchisce. Ed è in questa prospettiva che veniamo a
conoscere della vita scolastica del ragazzo: interrogazioni, amici secchioni e
altri meno studiosi e Pamela, la ragazza della quale si sente innamorato.
Come si diceva
poc’anzi ogni mezzo della nostra contemporaneità può essere utilizzato in vari
modi: con un uso pratico e coscienzioso, con un uso ossessivo e perturbante, un
abuso pericoloso che conduce alla mania. E’ il caso che Chiara Santoianni mette
in luce: quanto un pc inizialmente pensato come ausilio allo studio, per le
ricerche, ben presto si tramuti in un
gioco accattivante del quale non si riesce a fare a meno sino a un pericoloso
gioco senza via d’uscita: il gioco d’azzardo. Tutto questo fa quasi sorridere
se pensiamo che il protagonista è giovanissimo, quasi con la bocca ancora
sporca di latte e che se questi sono i presupposti di crescita, non ci è dato
immaginare cosa diventerà da grande.
La narrazione,
però, non è fine a se stessa e nella parte finale Chiara Santoianni dedica
un’ampia porzione del libro che assume una dimensione conoscitiva-didattica
volta alla spiegazione di cosa è un virus e un antivirus, delle tipologie di
programmi scaricabili, della terminologia utilizzata in internet, delle
periferiche e delle componenti fondamentali per la buona padronanza del mezzo
informatico. Questo sussidiario, di facile utilizzo, può essere utilizzato con
praticità e concretezza con i più giovanissimi per permettere loro di
avvicinarsi al computer, tenendo bene in considerazione quali possono essere i
problemi ai quali ci si espone. Al chiudersi in sé, isolandosi dalla famiglia,
a creare una vita parallela da quella di tutti i giorni, a minare pesantemente
le relazioni sociali. Proprio ciò che succede con Matteo nella prima parte del
libro.
(scrittore, critico-recensionista)
Pamplona,
05-11-2012
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