Cristina Biolcati mi ha chiesto gentilmente un commento al suo racconto:
L'ombra di Luca, pubblicato online con Edizioni Leucotea. Ecco dunque la mia brevissima recensione:
L’ombra di Luca di Cristina
Biolcati è un breve racconto che nasce dalla spontaneità
del cuore dell’autrice, tocca aspetti psicologici ed emozioni. I protagonisti
sono due bambini: Ludovico è “intelligente
e curioso” ma molto timido, impacciato e introverso, conosce prematuramente
il dolore più grande, la perdita della sua mamma. Luca è un suo compagno di
scuola “preciso e ordinato”; a
differenza degli altri compagni, ammira Vico, in particolare apprezza la sua
capacità di disegnare, lo osserva continuamente ma rimane in silenzio. Luca,
diventato uomo, continua a provare dei forti sensi di colpa nei confronti
dell’amico Vico, certo di non aver fatto abbastanza per lui, un bambino che si
sentiva sempre di troppo in ogni circostanza, finendo per essere solo la sua
“ombra”.
Ludovico crescendo diventa un pittore di successo e fa in modo che l’amico comprenda quanto sia stata importante la sua complicità seppur silenziosa. Cristina Biolcati ha risaltato con questo breve racconto il grande valore del rapporto di amicizia e quanto siano essenziali condivisione ed empatia per ogni individuo, bambino o adulto che sia, senza alcuna distinzione di classe sociale o differenza caratteriale. Questo racconto racchiude sentimenti autentici e toccanti. Il tema dominante è il distacco di un bambino dalla figura materna, di conseguenza dalla sicurezza e protezione di un tempo spensierato, quale dovrebbe essere l’infanzia.
Ludovico crescendo diventa un pittore di successo e fa in modo che l’amico comprenda quanto sia stata importante la sua complicità seppur silenziosa. Cristina Biolcati ha risaltato con questo breve racconto il grande valore del rapporto di amicizia e quanto siano essenziali condivisione ed empatia per ogni individuo, bambino o adulto che sia, senza alcuna distinzione di classe sociale o differenza caratteriale. Questo racconto racchiude sentimenti autentici e toccanti. Il tema dominante è il distacco di un bambino dalla figura materna, di conseguenza dalla sicurezza e protezione di un tempo spensierato, quale dovrebbe essere l’infanzia.
La lettura risulta piacevole e scorrevole, una descrizione semplice di
due linee temporali, per sottolineare sentimenti e stati d’animo che molto
spesso non vengono espressi, per vergogna o semplicemente per incapacità comunicativa.
La scrittura di un breve racconto può sembrare a prima vista di più facile
stesura ma non è esattamente così anzi, occorre maggiore chiarezza e capacità
di sintesi. Con pratica, pazienza e passione per la scrittura, un racconto di
pochissime pagine può risultare altrettanto commovente e memorabile. Il
racconto di Cristina Biolcati è
sicuramente commovente. Brava Cristina!
Susanna Polimanti
Cupra Marittima 31.10.2013
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