lunedì 27 luglio 2015

"Un minuto e mezzo", un racconto breve di Asror Allayorov

Oggi pubblichiamo su Scribere Artem un racconto breve di Asror Allayorov, autore e giornalista della testata Newspaper Eastern World in Uzbekistan.
Il racconto "A minute and a half" è stato tradotto in inglese dall'uzbeko da Munira Norova e tradotto successivamente in italiano da Michela Zanarella.


A minute and a half

The west wind was blowing a woman’s smell who was coming slowly own home. This smell was very familiar to a man who was ready to meet her and it reminded a child something, playing admiringly with his clay toy just in front of the house.
“I was sure you would come.” – The man thought. He clarified when the woman would reach there, having estimated the distance between them with his gaze. – “In a minute and a half she would appear in front of me. Certainly, she will   hold in detestation to me and won’t try to hide it. And I’ll respond her quietly. Of course, it is true, I’m guilty for all. It will be cleared up whom of us the last four years changed and how.”
He took a step forward. He did it automatically. All his courage was hardly enough to do only it. The approaching woman was his wife whom he lost in gambling four years ago.
Torture, seemed inevitable to split out from the man’s body, created a wish, which can change something, coming into being such moments. Though his worst fault suffered him so many times, the man did never agitate as he did today. He was also thinking about the eyes which would fight severely a minute and a half later.  The woman rushed by her husband and hugged her child, looking at her quietly. She felt a pain, thinking about that the child was growing without her, the child who was on her mind in every lost minute since she left home. On returning home, the early beams of smile, which vanished for long, lined a real human’s appearance on her face through wrinkles, vestiges of severe fate.
The child began pushing her aside with his muddy hands. Having torn himself away from the hug of the woman, who was already vanished from his memory, the child ran for his father.

Translated from Uzbek, By Munira Norova


"Un minuto e mezzo", un racconto breve di Asror Allayorov

Il vento di ponente soffiava l'odore di una donna che stava tornando lentamente verso casa. Questo odore era molto familiare per un uomo che era pronto ad incontrarla e ricordava al bambino qualcosa, a quel bambino che giocava davanti casa con quel giocattolo fatto di argilla.
"Ero sicuro che saresti tornata."- pensò lui. Glielo avrebbe detto appena la donna fosse giunta lì, dopo aver valutato la distanza tra loro con lo sguardo. - "Tra un minuto e mezzo dovrebbe stare qui, di fronte a me. Certo, lei proverà dell'odio nei miei confronti e non cercherà di nasconderlo. E io risponderò con calma. Certo, è anche vero che io sono il colpevole di tutto. E così sapremo definitivamente chi di noi negli ultimi quattro anni è cambiato e come ".Fece solo un passo in avanti, come un automa. Tutto il suo coraggio era espresso in quel movimento. La donna che si stava avvicinando era sua moglie, si erano separati per un banale puntiglio quattro anni fa.
Alla vista della donna provò un senso di estremo dolore, sembrava inevitabile mantenere l'indifferenza, si era creato un desiderio di affetto che poteva così cambiare qualcosa, in positivo, per alcuni aspetti. Anche se il suo carattere lo aveva  fatto soffrire tante volte, l'uomo non si era mai agitato così tanto come in quell'istante. E' stato anche pensando a quegli occhi che avrebbero sconvolto il suo atteggiamento un minuto e mezzo più tardi.
La donna vedendolo, si precipitò dal marito e abbracciò il bambino, guardandolo con affetto.
Poi uno stato di sofferenza, pensando a quel bambino che stava crescendo senza di lei, quel bambino che aveva sempre in mente da quando aveva lasciato la casa. Tornando a casa, i primi bagliori di gioia, che erano svaniti per lungo tempo, delineavano un reale aspetto umano nel suo volto attraversato dalle rughe, la veste crudele del destino.
Il bambino iniziò a spingerla via con le mani infangate. Si staccò da quell'abbraccio che era già svanito dalla sua memoria, e corse verso il padre.


traduzione in italiano di Michela Zanarella

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