Sabato 10 dicembre a partire dalle ore 17:30 presso la
Sala Convegni a Castelfidardo (Via Mazzini n°7) si terrà l’evento “Tra gli
aranci e la menta”, una serata interamente dedicata al poeta e drammaturgo
spagnolo Federico García Lorca (1898-1936), il poeta “con il fuoco nelle mani”
che trovò la morte, giovanissimo, nell’agosto del 1936 agli albori del
conflitto civile che avrebbe imperversato in Spagna dal 1936 al 1939 e che
avrebbe gettato il paese in una delle dittature più spietate e lunghe
dell’intera storia contemporanea, il franchismo.
Organizzata dall’Associazione Cultura Euterpe APS di
Jesi (AN) con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Castelfidardo
(AN) che ha inserito l’evento all’interno del ricco contenitore di iniziative
per il Natale 2022, la serata vedrà alternarsi un connubio di poesia e musica
grazie alla presenza di professionisti di pregiata caratura che si dedicheranno
agli interventi musicali.
Il saluto introduttivo sarà dato da Ruben Cittadini, Assessore alla Cultura
del Comune di Castelfidardo. Si proseguirà poi con l’intervento del poeta e
critico letterario Lorenzo Spurio
(autore di numerosi saggi, contributi critici, testi, anche poetici di lettura
e approfondimento sul poeta spagnolo) che parlerà in particolare dei principali
pregiudizi storici (in parte ancora vivi) sulla figura di Lorca e la sua
stigmatizzazione sociale e della sua importante esperienza di viaggio
Oltreoceano che per nove mesi, tra il 1929 e il 1930, lo vide “cittadino”
americano (a New York prima e Cuba poi). Esperienza, quella della Grande Mela,
che ebbe sul poeta una grande influenza e che lo portò a scrivere varie opere
(tra cui le poesie di “Poeta a New York”, dal gusto surrealista) e gli valse
l’occasione di importanti incontri artistici, collaborazioni e gli permise di
avvicinarsi al Teatro sperimentale del periodo.
Nel corso della serata il chitarrista anconetano Massimo Agostinelli assieme alla
mezzosoprano Chiara Guglielmi
eseguirà brani del repertorio musicale di Lorca (“Los cuatro muleros”, “La
tarara” e “Sevillanas”) assieme ad altre composizioni dalle dolci e cadenzate
sonorità andaluse.
Oltre ad alcuni testi lorchiani tratti dalla sua
produzione popolare, per la quale è maggiormente noto, la dicitrice Chiara
Guglielmi darà lettura ad alcune poesie del periodo americano nelle quali Lorca
denunciò con toni quasi apocalittici il delirio e la frenesia dell’uomo in una
società troppo macchinizzata e spersonalizzante. La stessa lettrice darà
lettura a qualche componimento di Lorenzo Spurio dedicato a Lorca pubblicato
nel 2016 nella plaquette “Tra gli aranci e la menta”, nell’occasione
dell’ottantesimo anniversario dalla sua morte.
La S.V. è invitata a partecipare. L’evento è
liberamente aperto al pubblico.
Lorenzo Spurio (Jesi, 1985), poeta, scrittore e critico
letterario. Per la poesia ha pubblicato Neoplasie
civili (2014), Tra gli aranci e la
menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (2016; 2020), Pareidolia (2018) e Il restauro delle linee (2021). Intensa la sua attività quale
critico letterario con la pubblicazione di vari saggi in volume: La metafora del giardino in letteratura (2011), Cattivi dentro: dominazione, violenza e
deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018), Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca (2020) e Inchiesta sulla Poesia (2021). È
riconosciuto come uno dei maggiori studiosi e saggisti lorchiani nel nostro
Paese. Ha tradotto dallo spagnolo, tra gli altri, racconti di César Vallejo e
poesie di Federico García Lorca, Rafael Alberti, Luis Cernuda, Miguel
Hernández, Antonio Machado,
Chiara Guglielmi, mezzosoprano, nata a Luino, residente a
Milano, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Musica “Santa
Cecilia” di Roma, perfezionandosi successivamente con il M° Giovanna Canetti.
Laureata in Lettere e Filosofia presso l'Università “La Sapienza” di Roma, ha
vinto tre terzi premi in Duo nella sezione di musica da camera, e ha tenuto
numerose conferenze-concerto. Ha ricoperto i ruoli nelle opere “Cavalleria
rusticana”, “Madama Butterfly”, “Il trovatore”, “La traviata” e altri; attiva
nella musica sacra, ha eseguito come solista “Israel in Egypt”, “Judas
Maccabaeus”, “Messiah” e altri. Si è esibita in Brasile e in Francia in
chiusura di convegni scientifici con repertori di musica rinascimentale e
napoletana; recenti i concerti con l’ensemble Baschenis a Carpi, Milano, Pavia
e Como. In duo con la chitarra si è esibita recentemente nelle principali città
italiane ed in Spagna, Norvegia e Montenegro.
Massimo Agostinelli è considerato uno dei principali
esperti del repertorio dell’Ottocento per chitarra. Ha al suo attivo oltre
mille concerti solistici e cameristici nelle principali città italiane ed
europee, quattordici realizzazioni discografiche in prima mondiale, per
chitarra sola, di opere di Matiegka, Sola, Monzino, Paganini, Giuliani, Molitor
e Mertz, per le etichette Agorà Musica, Urania e Veermer di Milano. Laureatosi
in chitarra presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, ha dato
inizio alla sua attività professionistica nel 1982, risultando vincitore di
vari concorsi di chitarra. È direttore artistico dell'Associazione Musicale
Ottocento. Ha predisposto la catalogazione analitica delle musiche per chitarra
dell'Ottocento nelle biblioteche italiane ed europee. Impegnato nel campo della
saggistica, scrive regolarmente nelle principali testate giornalistiche per
chitarra. Nel dicembre del 2021 è stato premiato a Bergamo per l'evento
"Segovia Day", per le sue qualità artistiche, organizzative e di
ricercatore storico della chitarra.
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