Per
una strada
Ravenna,
SBC Edizioni, 2009
ISBN:
9788863470314
Recensione
a cura di Nazario
Pardini
Come un
treno,
che passa e
vola via,
i binari
scintillano,
vano è il
paesaggio,
fuggente
l’attimo,
istante per
istante
corre via,
etereo vapor
brilla.
Questa è la
vita. Qui il suo scorrere veloce. Qui la sua fugacità. Eppure un “etereo
vapore” resterà a brillare. E qui, dunque, anche la speranza. Linguaggio
personale e altamente metaforico quello di Marcuccio che ci arriva con
immediatezza per il suo dire vicino alle nostre corde sentimentali. Sì, la vita
fugge, ma sarà la voglia dell’Eterno a sopperire a questa fragilità. Il fatto
di essere umani ci spinge ad azzardare lo sguardo oltre i confini, ad ambire ad
un novello viaggio odissaico. E in questo azzardo, partendo da quelle che sono
le problematiche reali del nostro esistere, sembra trovare, il poeta, il nesso
principale della sua poetica.
Opera
elegante, Per una strada, raffinata per veste grafica, e immagine di
copertina, in cui, la strada illuminata da un sapido tramonto che si perde
nell’incognito, ci dà l’idea di quella che sarà la forza evocatrice della
poesia di Marcuccio. La sua filosofia di vita: essere ed esistere per amare,
non solo eroticamente, ma per amare, dal profondo del cuore, l’arte, la
letteratura, la pittura, la natura!, la natura sì!, in tutte le sue paniche
sfaccettature. E sarà la natura stessa ad accompagnare il poeta in questo suo
plurale e contaminante percorso. E’ lei che si assume il compito di rivelare in
gran parte i segreti più intimi dell’autore. Perché il Nostro affronta gli
aspetti più disparati della realtà: quelli emotivo-esistenziali, quelli
artistici, quelli civili. E con energia linguistica, con innovazione verbale,
con l’uso anche di un lessico arcaico in particolari nessi letterari, esonda
tutto se stesso. Il verso scorre leggero, fluido, chiaro, come l’acqua di un
torrente alla sorgente, dove lucide traspaiono le pietruzze dal suo fondale. E
così si snoda la poesia di Marcuccio. Varia e articolata, ma sempre arrivante e
suasiva per l’efficacia delle immagini nitide e vissute con grande intensità
emotiva. E gli argomenti toccano gli ambiti più scottanti della vita nazionale:
la memoria della strage di Capaci “Affrontiamo con forza, / ricordiamo i
passati lutti, / giammai dimenticati…”; il tema della pace “E con questo amore
/ lacrimante e piangente, / o Speranza, da’ a noi / un’alba di pace!”;
l’inquinamento “e il sole non sparmierà / i suoi dardi infuocati, / sulle umane
genti / la sua collera piomberà”; il diboscamento “Indisturbata avanza / la
macchia grigia, / fuoco e fiamme / sull’inerme foresta”. Fino a tematiche
esistenziali quali la vita, l’amore, la felicità; o letterarie: “A Vittorio
Alfieri”, “A Giacomo Leopardi”. Ma a dare compattezza e unicità al dipanarsi
del tessuto poetico c’è un senso di malinconia, e una profonda coscienza di
essere, che renderebbero umano, troppo umano il messaggio dell’autore se non
intervenisse quell’aspirazione a un “Eterno” che convalida e rende prezioso il
fatto di esistere pur nello spazio ristretto di un soggiorno. Direbbe il poeta:
“La vita sarebbe virtuale se non intervenissero la speranza, la memoria, e
l’amore ad aprirne un’uscita.”
a cura di Nazario Pardini
Arena Metato (Pi), 25 maggio 2012
NAZARIO
PARDINI è ordinario di Letteratura Italiana, poeta, critico letterario e
blogger, collabora con riviste specializzate. Ha pubblicato oltre venti libri
di poesia e racconti. Saggista, ha curato più di cento prefazioni ad autori
contemporanei. È componente di giuria in diversi Premi Letterari. (È laureato
in Letterature Comparate e in Storia e Filosofia). Sulla sua opera letteraria
hanno scritto tra i tanti, anche Mario Luzi e Giorgio Barberi Squarotti.
EMANUELE
MARCUCCIO è poeta, aforista e curatore editoriale. Nato a Palermo nel 1974, scrive
poesie dal 1990, nell’agosto del 2000 sono state pubblicate sue poesie, presso
l’Editrice Nuovi Autori di Milano, nel volume antologico di poesie e brevi
racconti Spiragli ‘47. Partecipa a concorsi letterari di poesia
ottenendo buone attestazioni e la segnalazione delle sue opere in varie
antologie.
Nel
marzo 2009 è uscita la sua raccolta di poesie Per una strada, SBC
Edizioni, recensita da vari studiosi e critici tra cui Luciano Domenighini,
Alessandro D’Angelo, Lorenzo Spurio, Nazario Pardini e Marzia Carocci.
Una
sua poesia edita è stata pubblicata nell’agenda 2010 Le pagine del poeta.
Mario Luzi, da Editrice Pagine di Roma.
Nel
2010 ha accettato la proposta di collaborare con una casa editrice per la
scoperta di nuovi talenti poetici, tra giugno 2010 e luglio 2011 ha presentato
tre autori, riuscendo così a far pubblicare tre libri di poesie e, dal 2011 è
consigliere onorario del sito “poesiaevita.com”, che promuove anche una sezione
editoriale ospitante le collane di opere da lui curate.
Dal
1990 sta scrivendo un dramma epico ambientato al
tempo della colonizzazione dell'Islanda, di argomento storico-fantastico.
Ha
inoltre scritto vari aforismi, ottantotto dei quali sono stati raccolti nella
silloge Pensieri minimi e massime,
Photocity Edizioni, edita nel giugno 2012.
Ha
curato prefazioni a sillogi poetiche e varie interviste ad autori esordienti ed
emergenti su blog letterari. È collaboratore della rivista on-line di
letteratura Euterpe. È stato membro
di giuria nella prima edizione del concorso nazionale di poesia “L’arte in
versi” (2012).
È
presente su blog, siti e forum letterari, tra cui “Literary”, con una scheda
bio-bibliografica nell’Atlante letterario italiano. Ha in programma la
pubblicazione di una seconda silloge di poesie. (Agg. al luglio 2012)
È
SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O RIPRODURRE QUESTA RECENSIONE INTEGRALMENTE O
IN FORMATO DI STRALCI SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.
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