Il primo appuntamento del 2023 nel salotto culturale di Chiara Pavoni a Interno 4 in via della Lungara 44, Roma, sarà giovedì 5 gennaio alle ore 19 "Una carezza color amore. Guarigione, poesia del corpo".
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giovedì 29 dicembre 2022
Interno 4: "Una carezza color amore"
Il primo appuntamento del 2023 nel salotto culturale di Chiara Pavoni a Interno 4 in via della Lungara 44, Roma, sarà giovedì 5 gennaio alle ore 19 "Una carezza color amore. Guarigione, poesia del corpo".
martedì 1 novembre 2022
Scuote l'anima mia Eros
Proseguono gli incontri poetici nel salotto culturale Interno 4 di Chiara Pavoni in via della Lungara 44 a Roma, nel cuore di Trastevere. Questa volta i poeti e gli artisti protagonisti si lasceranno trasportare dall’Eros e dalla passione. “Scuote l’anima mia Eros” è un verso tratto dalla poesia di Saffo, poetessa greca, icona dell’amore dolceamaro e indomabile.
sabato 18 gennaio 2020
Il Poeta Ebbro…di colori
Incontro multidisciplinare “Il poeta ebbro…di colori” l’8 febbraio a San Lorenzo nel caratteristico e famoso Studiolo della pittrice Eugenia Serafini. L’evento riunisce a Roma pittori e fotografi artistici attorno al nuovo libro di poesie di Anna Manna Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori (Edizioni Nemapress, 2019), con introduzione di Neria De Giovanni.
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mercoledì 5 giugno 2019
La nuova favola di Amore e Psiche a Bologna
La nuova favola di Amore e Psiche di Liliana Manetti arriva
a Bologna. Sabato 8 giugno alle ore 18 in via De' Marchi 19 b, si terrà la
presentazione del libro alla Galleria d’arte De’ Marchi. Il romanzo pubblicato
lo scorso dicembre da Edizioni l’Erudita, marchio indipendente della Giulio
Perrone Editore, sta ottenendo numerosi consensi dai lettori e dalla critica.
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venerdì 17 maggio 2019
La nuova favola di Amore e Psiche a Isola Farnese
Sabato 18 maggio ore alle 15.30 nella Piazza della Colonnetta di Isola Farnese, piccolo borgo in provincia di Roma sulla Cassia, si terrà la quinta presentazione del nuovo romanzo della scrittrice e poetessa Liliana Manetti "La nuova favola di Amore e Psiche" edito lo scorso dicembre 2018 dalla casa editrice L'Erudita, marchio indipendente della Giulio Perrone Editore.
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venerdì 15 febbraio 2019
Seconda tappa romana del tour letterario de "La nuova favola di Amore e Psiche"
Un nuovo appuntamento con la scrittura di Liliana Manetti, poetessa, scrittrice e redattrice dei giornali on-line Periodico Italiano Magazine e Laici.it. Il 16 febbraio ore 16.30 nella location di via della Lungara 44 (interno 4) a Roma, si terrà la seconda presentazione del romanzo “La nuova favola di Amore e Psiche” (Edizioni L’Erudita 2018).
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giovedì 28 novembre 2013
Mario De Rosa e la sua poesia: sofisticata e fortemente emotiva
La
silloge poetica Navigando Silenzi di Mario
De Rosa, edita da Montedit per la Collana Le schegge d’oro si articola in tre capitoli, in cui spiccano i differenti
colori dell’anima del poeta: “Cadendo/foglie
d’autunno/affusolate dita/sui tasti solo sfiorati/del mio sentire/dischiudono
le porte/d’una magia di colori”. I versi iniziano con un percorso di sentimenti invisibili chiusi nel cuore
di un padre che nell’amore verso un figlio trova lo stimolo per una rinata
forza e via via divengono dei chiaroscuri
come “rotte invisibili/di gabbiani saputi”
per poi fermarsi come vere e proprie orme
sulla sabbia, dove si ha l’impressione che lentamente o improvvisamente la
psicologia del poeta si stia trasformando in una poetica unica, dedicata alla
sua famiglia, a un mondo prezioso che vive e palpita nella stupenda cornice
della natura. Tra gli elementi naturali forti sono le immagini del vento che “scompiglia i pensieri” e li “porta con sé/fuggiaschi e di un “increspato mare” alle cui onde il poeta affida
la sua ispirazione. È dunque la poesia
la sua fonte d’ispirazione, a essa si affida, rendendosi libero di uscire
come “ladro dall’ombra” e di esprimere
sensazioni quanto mai inesorabili nel suo cammino di vita. Seguendo gli
sviluppi ravvicinati dei suoi versi si scoprono anche le connotazioni più personali, legate alla memoria, all'autobiografia,
alla riflessione intima.
Il
poeta Mario De Rosa è una voce imponente nella nostra poetica contemporanea, non
a caso ha conseguito vari riconoscimenti in campo letterario oltre che essere
presidente di giuria in vari concorsi; egli si presenta al suo pubblico con uno stile sofisticato e un linguaggio
finemente elaborato, la poetica di De Rosa è un’esperienza fluida dove le parole sono scelte accuratamente,
messe l’una accanto all’altra a formare vedute di luoghi in cui il
lettore-ascoltatore si ritrova a muoversi in scenari non più frutto letterario
ma reali; i suoi versi riescono a sferzare la coscienza di tutti, toccando pensieri
e sentimenti molto profondi, non tralasciando i ricordi rivolti all’infanzia e all’adolescenza,
fili conduttori del nostro sentire quotidiano e attuale. Mario De Rosa dona a
noi lettori l’immagine reale del valore
di essere poeta che egli stesso definisce con queste parole: “Il vero poeta, sai, /è così facile da
ferire/ma quasi impossibile/da abbattere”.
La
grazia, la gentilezza del suo animo spicca in ogni suo verso quale coscienza e
accettazione della sua storia di uomo, di marito ma soprattutto di un padre che
conosce il sacrificio e il dolore. Una consapevolezza che lo affranca
dall’esistenza e gli offre un’occasione, attraverso la sua naturale capacità di
formulare versi, per ricondurre le sue esperienze dolenti in una visione più
larga. Il suo verso percorre il cuore di chi s’immerge nella lettura delle sue
poesie, senza lasciarlo soffocare tra le pagine di un libro. Una poesia che è fonte di liberazione e stimolo per un difficile
cammino di vita dove Mario de Rosa crea un nuovo stato, una diversa
dimensione per comunicare al mondo l’essenza della relazione con il proprio
figlio, al quale dedica versi struggenti, carichi di un “Diversamente amore” che
commuove rendendoci partecipi di quel labirinto e itinerario di vita solcato da
profonda malinconia. Nel leggere le poesie di De Rosa ho provato un’intensa
emozione, certa di avere accanto l’amico poeta che, prendendomi per mano, mi ha
condotta nel suo viaggio nostalgico/esistenziale, alla ricerca di quel
misticismo che rimane nascosto e "chiuso" alla comprensione, che Mario
De Rosa sottilmente accarezza con la bellissima metafora dell’anima: “M’aiuta a vivere/la dolce prigioniera/compagna, amica, /in un mondo
irto di spine”.
Susanna
Polimanti
Cupra
Marittima 27.11.2013
giovedì 25 luglio 2013
Annalisa Soddu e la sua nuova creatura letteraria: "Interni"
La poetessa ha
pubblicato il suo nuovo libro
COMUNICATO
STAMPA
Titolo
suggestivo e invitante per la nuova pubblicazione di Annalisa Soddu, Interni, il suo nuovo libro di poesie.
La pubblicazione dell’opera è stata curata e gestita da TraccePerLaMeta
Edizioni, attività di editoria rivolta ai soci dell’Associazione Culturale
TraccePerLaMeta.
Dopo il
successo avuto con il racconto Il fuoco
di Lorenzo, la scrittrice di origini sarde ritorna con una nuova
pubblicazione molto carica di significati, come lo stesso titolo del libro
chiarifica.
Il
critico Lorenzo Spurio nella prefazione osserva: «Questo libro non lascerà
indifferente il lettore, perché le liriche che si appresta a leggere
“graffiano” il cuore di chi, con sensibilità e innocentemente, sa leggere tra i
versi. […] La Soddu affonda con perizia il bisturi in una materia sociale
dolorosa e si mostra sensibile alle tortuose pieghe dei comportamenti e dei
pensieri umani, attenta osservatrice delle problematiche dell'uomo
contemporaneo, delle sue crisi e delle sue affettività».
Il libro può essere ordinato ed acquistato tramite lo shop di TraccePerLaMeta Edizioni, tramite
ogni altra libreria online (Ibs, Amazon, Dea Store) o ordinato in qualsiasi
libreria italiana.
ANNALISA SODDU è nata a
Nuoro nel 1962 ma vive ad Avellino dal 2002 dove lavora, ricoprendo l’incarico
di Aiuto Primario presso una Casa di Cura per malattie mentali.
Il suo amore per la poesia è da
rintracciare nel periodo di frequentazione delle scuole superiori; dopo una
lunga pausa è tornata a scrivere nel 2011 pubblicando sul suo blog dei racconti
che trattavano delle sofferte vite dei pazienti psichiatrici. Alcuni di questi
racconti figurano nel suo primo libro, Il fuoco di Lorenzo.
Il nuovo libro, Interni, contiene
invece opere scritte dal 1983 ad oggi, con la lunga interruzione prima citata,
dalla quale si evince il percorso personale, caratterizzato nei primi
componimenti da una visione malinconica della vita e in seguito, in particolare
dopo la conversione alla fede bahà’ì, da una progressiva apertura con
particolare attenzione ai problemi sociali. Il libro si configura come
espressione della maturazione di una donna che ha trovato nel nostro oggi la
realizzazione di se stessa e riscoperto il piacere della scrittura.
SCHEDA DEL LIBRO
AUTORE: Annalisa Soddu
PREFAZIONE: Lorenzo Spurio
EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni
COLLANA: Indaco – Poesia
PAGINE: 54
ISBN: 978-88-907190-6-6
COSTO: 9 €
Link diretto alla vendita
Info:
info@tracceperlameta.org - www.tracceperlameta.org
Ufficio Stampa: Lorenzo Spurio –
lorenzo.spurio@alice.it
mercoledì 17 luglio 2013
Lorenzo Spurio esce con un nuovo saggio sull'autore britannico Ian McEwan
IAN McEWAN: SESSO E PERVERSIONE
IL NUOVO SAGGO DI CRITICA LETTERARIA DI Lorenzo Spurio
COMUNICATO STAMPA

In questo ampio saggio, che si apre con una
prefazione dello scrittore Antonio Melillo sul ruolo dell’amore nella
letteratura, Spurio sviscera alcune delle problematiche sociali proposte
dall’autore inglese tra le quali la follia, le aberrazioni, il perturbante, il
deviato e la degenerazione di alcuni atteggiamenti frutto di una psiche malata.
Il percorso che il lettore è chiamato ad intraprendere è agevolato da un ricco
apparato di critica e di note esplicative o di riferimento che rimandano ad
altrettanti testi ai quali Spurio si rifà.
Il saggio affronta il tema della sessualità vista
dagli occhi allucinati di giovani senza regole (come avviene nel romanzo The Cement Garden) o nei suoi aspetti
deleteri di una bieca perversione (come avviene in The Comfort of Strangers) e in varie altri narrazioni l’autore lo
impiega, invece, per chiarire l’austerità dei tempi in cui ambienta le sue
storie, la contrapposizione tra visione patriarcale e il nascente femminismo.
Questo saggio è una ricca e propedeutica analisi
critica allo studio della narrativa di Ian McEwan.
Scheda del libro
Titolo: Ian McEwan: sesso e perversione
Autore: Lorenzo Spurio
Prefazione: Antonio Melillo
Genere: Critica letteraria
Casa Editrice: Photocity, Pozzuoli (Na),
2013
ISBN: 978-88-6682-463-3
Costo: 10 €
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giovedì 15 novembre 2012
"Amici per sempre. Storie vere di animali", raccolta di racconti a scopo benefico
Amici per sempre. Storie vere di animali
AA.VV.
Curato da Laura Zavatteri
Youcanprint, 2012
ISBN: 9788867517091
Pagine: 140
Costo: 16 €

Il libro, dal titolo “Amici per sempre” contiene racconti che hanno come tema l’amore, la difesa e la cura dei nostri amici a quattro zampe. Ma non solo. Il libro non si riferisce a una particolare cerchia di animali, ma a tutti, qualsiasi sia la loro specie. Il testo, nato dal desiderio di coniugare l’amore per la scrittura e la sensibilizzazione su un tema tanto importante quale è la difesa degli animali, contiene racconti dei seguenti autori:
Lara Zavatteri che ha curato l’iniziativa
Karin Bertagnolli attiva anche nel canile
Roberto Tartaglia
Susanna Polimanti
Serena Versari
Bruno Agosti
Massimiliano Lamberti
Rosaria Andrisani
Stefano Festi
Cristina Hueller
Donata Rotondo
Sandra Morara
Anna Maria Ariaudo
Lorenzo Spurio
Antonella Senese
Rossella Saltini
(Quasi tutti gli autori possono essere contattati su Fb, alcuni hanno anche un loro blog personale di scrittura)
Personalmente mi rendo conto che il prezzo di copertina (16 €) possa sembrare eccessivo, ma ricordiamoci che il ricavato andrà a sostenere una realtà che ha bisogno di fondi, quella di un Canile. E’ da piccole cose come queste che si riesce a sensibilizzare una popolazione e a renderla più consapevole delle sue azioni nei confronti della Natura. O, almeno, è questo il modo in cui noi autori l’abbiamo inteso.
Il testo potrebbe essere un interessante e piacevole regalo di Natale.
Qui tutte le indicazioni per acquistarlo: http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/amici-sempre-vari.html
LORENZO SPURIO
lunedì 20 agosto 2012
"Per una strada" di Emanuele Marcuccio. Recensione a cura di Nazario Pardini
Per
una strada
Ravenna,
SBC Edizioni, 2009
ISBN:
9788863470314
Recensione
a cura di Nazario
Pardini
Come un
treno,
che passa e
vola via,
i binari
scintillano,
vano è il
paesaggio,
fuggente
l’attimo,
istante per
istante
corre via,
etereo vapor
brilla.
Questa è la
vita. Qui il suo scorrere veloce. Qui la sua fugacità. Eppure un “etereo
vapore” resterà a brillare. E qui, dunque, anche la speranza. Linguaggio
personale e altamente metaforico quello di Marcuccio che ci arriva con
immediatezza per il suo dire vicino alle nostre corde sentimentali. Sì, la vita
fugge, ma sarà la voglia dell’Eterno a sopperire a questa fragilità. Il fatto
di essere umani ci spinge ad azzardare lo sguardo oltre i confini, ad ambire ad
un novello viaggio odissaico. E in questo azzardo, partendo da quelle che sono
le problematiche reali del nostro esistere, sembra trovare, il poeta, il nesso
principale della sua poetica.
Opera
elegante, Per una strada, raffinata per veste grafica, e immagine di
copertina, in cui, la strada illuminata da un sapido tramonto che si perde
nell’incognito, ci dà l’idea di quella che sarà la forza evocatrice della
poesia di Marcuccio. La sua filosofia di vita: essere ed esistere per amare,
non solo eroticamente, ma per amare, dal profondo del cuore, l’arte, la
letteratura, la pittura, la natura!, la natura sì!, in tutte le sue paniche
sfaccettature. E sarà la natura stessa ad accompagnare il poeta in questo suo
plurale e contaminante percorso. E’ lei che si assume il compito di rivelare in
gran parte i segreti più intimi dell’autore. Perché il Nostro affronta gli
aspetti più disparati della realtà: quelli emotivo-esistenziali, quelli
artistici, quelli civili. E con energia linguistica, con innovazione verbale,
con l’uso anche di un lessico arcaico in particolari nessi letterari, esonda
tutto se stesso. Il verso scorre leggero, fluido, chiaro, come l’acqua di un
torrente alla sorgente, dove lucide traspaiono le pietruzze dal suo fondale. E
così si snoda la poesia di Marcuccio. Varia e articolata, ma sempre arrivante e
suasiva per l’efficacia delle immagini nitide e vissute con grande intensità
emotiva. E gli argomenti toccano gli ambiti più scottanti della vita nazionale:
la memoria della strage di Capaci “Affrontiamo con forza, / ricordiamo i
passati lutti, / giammai dimenticati…”; il tema della pace “E con questo amore
/ lacrimante e piangente, / o Speranza, da’ a noi / un’alba di pace!”;
l’inquinamento “e il sole non sparmierà / i suoi dardi infuocati, / sulle umane
genti / la sua collera piomberà”; il diboscamento “Indisturbata avanza / la
macchia grigia, / fuoco e fiamme / sull’inerme foresta”. Fino a tematiche
esistenziali quali la vita, l’amore, la felicità; o letterarie: “A Vittorio
Alfieri”, “A Giacomo Leopardi”. Ma a dare compattezza e unicità al dipanarsi
del tessuto poetico c’è un senso di malinconia, e una profonda coscienza di
essere, che renderebbero umano, troppo umano il messaggio dell’autore se non
intervenisse quell’aspirazione a un “Eterno” che convalida e rende prezioso il
fatto di esistere pur nello spazio ristretto di un soggiorno. Direbbe il poeta:
“La vita sarebbe virtuale se non intervenissero la speranza, la memoria, e
l’amore ad aprirne un’uscita.”
a cura di Nazario Pardini
Arena Metato (Pi), 25 maggio 2012
NAZARIO
PARDINI è ordinario di Letteratura Italiana, poeta, critico letterario e
blogger, collabora con riviste specializzate. Ha pubblicato oltre venti libri
di poesia e racconti. Saggista, ha curato più di cento prefazioni ad autori
contemporanei. È componente di giuria in diversi Premi Letterari. (È laureato
in Letterature Comparate e in Storia e Filosofia). Sulla sua opera letteraria
hanno scritto tra i tanti, anche Mario Luzi e Giorgio Barberi Squarotti.
EMANUELE
MARCUCCIO è poeta, aforista e curatore editoriale. Nato a Palermo nel 1974, scrive
poesie dal 1990, nell’agosto del 2000 sono state pubblicate sue poesie, presso
l’Editrice Nuovi Autori di Milano, nel volume antologico di poesie e brevi
racconti Spiragli ‘47. Partecipa a concorsi letterari di poesia
ottenendo buone attestazioni e la segnalazione delle sue opere in varie
antologie.
Nel
marzo 2009 è uscita la sua raccolta di poesie Per una strada, SBC
Edizioni, recensita da vari studiosi e critici tra cui Luciano Domenighini,
Alessandro D’Angelo, Lorenzo Spurio, Nazario Pardini e Marzia Carocci.
Una
sua poesia edita è stata pubblicata nell’agenda 2010 Le pagine del poeta.
Mario Luzi, da Editrice Pagine di Roma.
Nel
2010 ha accettato la proposta di collaborare con una casa editrice per la
scoperta di nuovi talenti poetici, tra giugno 2010 e luglio 2011 ha presentato
tre autori, riuscendo così a far pubblicare tre libri di poesie e, dal 2011 è
consigliere onorario del sito “poesiaevita.com”, che promuove anche una sezione
editoriale ospitante le collane di opere da lui curate.
Dal
1990 sta scrivendo un dramma epico ambientato al
tempo della colonizzazione dell'Islanda, di argomento storico-fantastico.
Ha
inoltre scritto vari aforismi, ottantotto dei quali sono stati raccolti nella
silloge Pensieri minimi e massime,
Photocity Edizioni, edita nel giugno 2012.
Ha
curato prefazioni a sillogi poetiche e varie interviste ad autori esordienti ed
emergenti su blog letterari. È collaboratore della rivista on-line di
letteratura Euterpe. È stato membro
di giuria nella prima edizione del concorso nazionale di poesia “L’arte in
versi” (2012).
È
presente su blog, siti e forum letterari, tra cui “Literary”, con una scheda
bio-bibliografica nell’Atlante letterario italiano. Ha in programma la
pubblicazione di una seconda silloge di poesie. (Agg. al luglio 2012)
È
SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O RIPRODURRE QUESTA RECENSIONE INTEGRALMENTE O
IN FORMATO DI STRALCI SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.
mercoledì 15 agosto 2012
Lorenzo Spurio - Quattro chiacchiere con.... Michela Zanarella, poetessa che ha recentemente pubblicato la silloge intimista "Meditazioni al femminile"
Intervista a MICHELA ZANARELLA
Autrice di MEDITAZIONI AL FEMMINILE
SANGEL EDIZIONI, CORTONA, 2012
Isbn: 978 8897040750
a cura di Lorenzo Spurio
LS: Come dobbiamo interpretare il titolo che hai scelto per la tua ultima opera pubblicata?
MZ: Meditazioni al femminile può sembrare un titolo rivolto a un pubblico prettamente femminile, ma non è assolutamente il caso di questa raccolta poetica, che vuole essere messaggio universale nel nome dell'amore non solo sacro ma anche profano, secondo riflessioni maschili e femminili. Ho scelto di raccontare in versi la mia figura di donna, svelando la mia identità in modo spontaneo e sincero. Nel libro ho espresso sensazioni ed emozioni che vanno a toccare il senso della vita ed il nostro essere nel cosmo.
LS: Un autore negherà quasi sempre che quanto ha riportato nel suo testo ha un riferimento diretto alla sua esistenza ma, in realtà, la verità è l’opposto. C’è sempre molto di autobiografico in un testo ma, al di la di ciò, il recensionista non deve soffermarsi troppo su un’analisi di questo tipo perché risulterebbe per finire fuorviante e semplicistica. Quanto c’è di autobiografico nel tuo libro? Sei dell’idea che la letteratura sia un modo semplice ed efficace per raccontare storie degli altri e storie di sé stessi?
MZ: Il libro è molto autobiografico, non è un caso che io parli degli affetti più cari, della mia terra, delle esperienze che ho vissuto, dei poeti che amo, indirettamente c'è sempre una traccia di me in ciò che scrivo. La letteratura serve a raccontare se stessi, a raccontare situazioni comuni, realtà che appartengono un po' a chiunque. Già i grandi della letteratura, prendiamo ad esempio Dante, nella sua commedia “divina” introduce un filo sottile per raccontare tutta la sua esperienza terrena, mettendo a nudo la sua anima, con vicissitudini politiche e carnali, così come il Manzoni nei “Promessi Sposi” ha tirato in ballo il suocero.

MZ: Amo Alda Merini e Pier Paolo Pasolini, sono due figure che hanno segnato il mio percorso di scrittura. Vivo a Monteverde, il quartiere in cui Pier Paolo ha vissuto ed ha ambientato Ragazzi di vita. Ripercorrere quotidianamente le strade dove anche lui è stato, mi porta ad essere ancora più legata alla sua figura, lo considero l' intellettuale del sociale. E' comunque una mia ispirazione l'opera di Henry James, alla quale ancora tutti attingono per la letteratura e il cinema moderno. Logicamente Baudelaire, Rimbaud, Verlaine sono gli angeli custodi della mia penna.
LS: So che rispondere a questa domanda sarà molto difficile. Qual è il libro che di più ami in assoluto? Perché? Quali sono gli aspetti che ti affascinano?
MZ: Il libro che più amo è Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini, perchè la sua scrittura è visiva, riesce a coinvolgermi e mi fa vedere le situazioni descritte dall'autore. Ambisco ad una scrittura del genere.
LS: Quali autori hanno contribuito maggiormente a formare il tuo stile? Quali autori ami di più?
MZ: Alda Merini, Pier Paolo Pasolini, Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Quasimodo, Ungaretti. Amo leggere anche molti poeti esordienti.
LS: Quali libri hai pubblicato? Puoi parlarcene brevemente?
MZ: Ho pubblicato sei raccolte di poesia e una raccolta di racconti. Credo ed. MeEdusa nel 2006, Risvegli ed. Nuovi Poeti nel 2008, Vita, infinito, paradisi ed. Stravagario nel 2009, Convivendo con le nuvole ed. GDS nel 2009, Sensualità Sangel Edizioni nel 2011, Meditazioni al femminile Sangel Edizioni nel 2012. Ho pubblicato la silloge Una farfalla in volo nel libro Creare Mondi edito da Fara Editore nel 2011. Credo ha segnato il mio ingresso nel mondo della poesia, la scrittura in versi è molto semplice, dettata dall'istinto. Risvegli è una raccolta intrisa di ricordi, la considero molto descrittiva, meno acerba rispetto al primo volume. Vita, infinito, paradisi è un libro a cui tengo molto, le poesie sono quasi tutte vincitrici di premi letterari e lo considero un volume di qualità. Convivendo con le nuvole è una raccolta di brevi racconti, ha avuto una buona diffusione nel web e devo ammettere che mettermi alla prova in narrativa è stato stimolante. Sensualità è un libro di poesie d'amore, tutto rivolto ai sentimenti. Meditazioni al femminile è un volume di maturazione dello stile e di forte intensità per il contenuto. Sono presente in quasi cento antologie poetiche e spero di continuare a pubblicare. In questi giorni ho terminato il mio primo romanzo.

MZ: Ho seguito dei corsi di scrittura creativa per affinare lo stile e per migliorare il linguaggio. Conoscere la lingua italiana è fondamentale e studiare non è mai abbastanza. Ho scritto solo qualche poesia a quattro mani, può risultare stimolante per un confronto diretto, ma preferisco comunque gestire in modo autonomo la mia ispirazione. Sono una solitaria in scrittura.
LS: A che tipo di lettori credi sia principalmente adatta la tua opera?
MZ: Mi auguro che la mia opera sia adatta a chiunque, anche se so che in genere la poesia è apprezzata maggiormente da chi ne è realmente appassionato.
LS: Cosa pensi dell’odierno universo dell’editoria italiana? Come ti sei trovata con la casa editrice che ha pubblicato il tuo lavoro?
MZ: L'editoria italiana è molto vasta, ci sono tante possibilità, bisogna saper valutare bene a chi affidare la propria opera. Personalmente ho cambiato diversi editori, con tutti però ho mantenuto un rapporto di rispetto e di fiducia. Non è solo l'editore a determinare il “successo” di un libro, conta molto l'impegno dell'autore stesso. Sapersi promuovere nel mondo editoriale è sicuramente un vantaggio.
LS: Pensi che i premi, concorsi letterari e corsi di scrittura creativa siano importanti per la formazione dello scrittore contemporaneo?
MZ: I premi e i riconoscimenti sono importanti, ottenere dei buoni risultati nei concorsi letterari può sicuramente dare una diversa visibilità.
LS: Quanto è importante il rapporto e il confronto con gli altri autori?
MZ: Il confronto con gli altri autori è un ottimo metodo per valutare e comprendere le proprie capacità. Tutto è utile per migliorare.
LS: Il processo di scrittura, oltre a inglobare, quasi inconsciamente, motivi autobiografici, si configura come la ripresa di temi e tecniche già utilizzate precedentemente da altri scrittori. C’è spesso, dietro certe scene o certe immagini che vengono evocate, riferimenti alla letteratura colta quasi da far pensare che l’autore abbia impiegato il pastiche riprendendo una materia nota e celebre, rivisitandola, adattandola e riscrivendola secondo la propria prospettiva e i propri intendimenti. Che cosa ne pensi di questa componente intertestuale caratteristica del testo letterario?
MZ: Sicuramente chi scrive apprende o fa riferimento a qualcosa di già noto ed esistente, l'abilità di un autore sta nel saper rendere originale ciò che propone.
scrittore, critico-recensionista
Jesi, 14/08/2012
E' SEVERAMENTE VIETATO PUBBLICARE E/O DIFFONDERE LA PRESENTE INTERVISTA SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL'AUTORE.
domenica 12 agosto 2012
Lorenzo Spurio su Sara Bellagio
Ora so cosa rispondere
di Sara Bellagio
Albatros Editore, Roma, 2011
ISBN: 978-88-567-4073-8
Numero di pagine: 107
Costo: 14,90 €
Recensione a cura di Lorenzo Spurio
Il tempo si doveva fermare in questo istante, era tutto perfetto poi non sarebbe più stato lo stesso. Quell’istante ha cambiato tutta la mia vita, me stessa, il mio rapporto con il mio corpo e con gli altri. E’ bastato solo un istante per stravolgere tutto. Un unico lungo istante. (p. 85).
Ora so cosa rispondere è un libro passionale, che va al fondo delle emozioni di Anna, la protagonista, che potrebbe essere riflesso di ciascuna donna dei nostri tempi. La narrazione si apre con un fatto amaro e sconcertante: l’incidente stradale di Marc, l’uomo che tempo prima la donna aveva amato. In questa occasione subito si precipita in ospedale dove trova i parenti di Marc, tutti speranzosi che il ragazzo si riprenda dal coma e guarisca. Le condizioni di Marc miglioreranno e si salverà, ma di questo verremo a conoscenza solo al termine del romanzo.
La parte iniziale del romanzo è giocato su di una doppia scrittura che prevede due livelli temporali diversi: il presente della routine noiosa di Anna e il suo passato – la relazione d’amore vissuta con Marc. In questo percorso conosciamo anche altri personaggi come ad esempio i genitori di Anna, ma forse il personaggio più interessante è quello di Pam, l’amica fraterna-confidente di Anna. Seguiamo le due ragazze per la via della città durante le loro passeggiate per lo shopping e in questo mondo frivolo dove l’autrice non fa che sottolineare l’importanza che per Anna rivestono trucchi, vestiari, tacchi alti, regali e shopping. Ossia l’importanza adolescenziale, immatura, volta al lato narcisistico e materiale dell’essere.
Le cose cambiano, però, quando Anna conosce e si innamora di Marc, un ragazzo affascinante, fotografo, sempre impegnato in giro per il mondo per il suo lavoro. Tra di loro scocca la scintilla ma la ragazza –sulla scia di una tradizione melensa e sdolcinata della letteratura- vive la nuova relazione in maniera molto diversa dal ragazzo che, invece, pur essendo coinvolto dalla ragazza, continua a dare il giusto peso ai suoi interessi e al suo lavoro. Anna, invece, si lascia travolgere da questa passione e seguirà Marc accompagnandolo anche nei suoi spostamenti all’estero, come durante il viaggio a Dubai. E’ proprio lì, però, che nascono le prime frizioni: la ragazza comincia a parlare di matrimonio, famiglia, di futuro mentre per il ragazzo sembra esistere solo la sua amata fotografia. Ogni altra cosa, pur non rifiutandola a priori, la considera come precoce.
Il romanzo utilizza un linguaggio semplice, diretto e asciutto che è facilmente fruibile a tutti. Si evidenzia qua e là qualche periodo claudicante a causa di una punteggiatura approssimativa e, nel complesso, la trama è abbastanza semplice, prevedibile, in alcuni tratti addirittura ai limiti del realistico.
Quando Anna scoprirà di essere incinta, i due ragazzi finiranno per separarsi e questo momento vissuto in maniera sofferta da parte di Anna, la condurrà a perdere il bambino.
L’incidente di Marc, la notizia con la quale si apre il romanzo, è proprio il luogo/momento dell’incontro dei due dopo un anno di distanza dopo i vari avvenimenti accaduti. Il tempo ha operato un cambiamento in entrambi, i personaggi sono chiaramente cresciuti e più maturi; Sara Bellagio ci consegna due explicit, entrambi plausibili, senza fornirci una conclusione unica. Al lettore sta scegliere come finire la storia. Ecco, appunto il significato del titolo. Anna si mostrerà remissiva e di aver lasciato completamente il passato alle spalle, pronta a inaugurare una nuova vita oppure, debole e ferita del trascorso precedente, sarà decisa nel non dare una possibilità a Marc? Leggete questo libro in modo che poi potrete dire: “Ora so cosa rispondere”.
scrittore, critico-recensionista
Curatore Blog Letteratura e Cultura
12/08/2012
Chi è l’autore?
Sara Bellagio è uno pseudonimo. E’ una giovane scrittrice alla sua prima esperienza letteraria. Vive in una piccola cittadina del nord Italia dove lavora nell’ambito finanziario.
E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE RECENSIONE IN FORMATO INTEGRALE O DI STRALCI SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.
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