La nuova favola di Amore e Psiche di Liliana Manetti arriva
a Bologna. Sabato 8 giugno alle ore 18 in via De' Marchi 19 b, si terrà la
presentazione del libro alla Galleria d’arte De’ Marchi. Il romanzo pubblicato
lo scorso dicembre da Edizioni l’Erudita, marchio indipendente della Giulio
Perrone Editore, sta ottenendo numerosi consensi dai lettori e dalla critica.
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mercoledì 5 giugno 2019
venerdì 17 maggio 2019
La nuova favola di Amore e Psiche a Isola Farnese
Sabato 18 maggio ore alle 15.30 nella Piazza della Colonnetta di Isola Farnese, piccolo borgo in provincia di Roma sulla Cassia, si terrà la quinta presentazione del nuovo romanzo della scrittrice e poetessa Liliana Manetti "La nuova favola di Amore e Psiche" edito lo scorso dicembre 2018 dalla casa editrice L'Erudita, marchio indipendente della Giulio Perrone Editore.
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venerdì 15 febbraio 2019
Seconda tappa romana del tour letterario de "La nuova favola di Amore e Psiche"
Un nuovo appuntamento con la scrittura di Liliana Manetti, poetessa, scrittrice e redattrice dei giornali on-line Periodico Italiano Magazine e Laici.it. Il 16 febbraio ore 16.30 nella location di via della Lungara 44 (interno 4) a Roma, si terrà la seconda presentazione del romanzo “La nuova favola di Amore e Psiche” (Edizioni L’Erudita 2018).
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giovedì 18 giugno 2015
Identità e crisi nel nuovo libro di Lorenzo Spurio: “L’opossum nell’armadio”
Identità e crisi nel
nuovo libro di Lorenzo Spurio: L’opossum nell’armadio
Lorenzo
Spurio, scrittore e critico letterario marchigiano, non è alla prima prova di
scrittura: ha già dato alle stampe nel 2013 la raccolta di racconti “La cucina
arancione” che per tematiche trattate ha riscosso consensi e fatto discutere.
Recentemente si è misurato anche quale poeta in un volume dal titolo “Neoplasie
civili” dove si concentra principalmente su una serie di tragedie tanto intime
quanto sociali della società contemporanea. Il volume contiene anche una
preziosa lettera di Corrado Calabrò.
Dopo
vari saggi nei quali si è dedicato prevalentemente all’autore britannico Ian
McEwan, Spurio ritorna a solcare la strada della narrativa breve con l’opera
“L’opossum nell’armadio” edito da PoetiKanten Edizioni.
La
normalità è bandita dalle storie di Spurio, ma non rasentano mai il paradosso o
l’inverosimile; l’autore indaga come il comportamento più ovvio in una data
circostanza in realtà finisce per essere quello meno convenzionale e facilmente
concepibile, facendo luce sui misteri e le increspature della psiche.
C’è
spazio per storie che si realizzano a partire da un universo familiare
disgregatosi a causa dell’incompatibilità caratteriale (l’adulterio, la
solitudine) sia per ragioni più chiaramente legate a un difficile stato di
salute; attitudini anomale che si configurano quali forme asintomatiche di
follia in personaggi apparentemente sani e dei quali ci fidavamo in maniera
incontrastata che, colti dalle loro turbe nervose, finiscono per
rendersi complici di reati, scatenare la loro carica di violenza a seguito di
casi di cyber bullismo o dileguarsi in ambigui tentativi di fuga dallo
stagnante e infantilistico clima familiare.
Ogni
racconto è un piccolo mondo a sé o, meglio, una sfaccettatura singola del
complesso multiforme della realtà, vagliato da un occhio curioso, attento, che
sa osservare e intuire di più del semplice che vede.
Chi è l'autore
Lorenzo Spurio è nato a Jesi (AN) nel 1985. Si
è laureato in Lingue e Letterature Moderne all’Università degli Studi di
Perugia con una tesi sull’autore britannico Ian McEwan.
Per
la narrativa ha pubblicato le raccolte di racconti: Ritorno ad Ancona e altre storie (2012), La cucina arancione (2013) e L’opossum
nell’armadio (2015).
Per
la poesia ha pubblicato la silloge Neoplasie
civili (2014) e ha curato l’antologia Borghi,
città e periferie: l’antologia del dinamismo urbano (2015).
Sue
poesie sono presenti in numerose antologie tra cui Sotto il cielo di Lampedusa II. Nessun uomo è un’isola (2015).
Quale
critico letterario si è occupato prevalentemente di narrativa straniera e ha
pubblicato: Jane Eyre, una rilettura
contemporanea (2012), La metafora del
giardino in letteratura (2011), Flyte
& Tallis: Una analisi ravvicinata di due grandi romanzi della letteratura
inglese (Espiazione di Ian McEwan e Ritorno a Brideshead di Evelyn Waugh) (2012),
Ian McEwan: sesso e perversione (2014),
Il sangue, no. L’aporia della vita in ‘La
ballata di Adam Henry’ di Ian McEwan (2015). Vari saggi letterari e suoi
contributi sono presenti in collettanee, volumi antologici ed edizioni
critiche, oltre a un cospicuo numero di prefazioni e note critiche ad autori
esordienti.
Numerose
le opere collettive da lui curate tra cui la trilogia Obsession per la
narrativa breve: Obsession. Manie, fobie e perversioni (2013), Obsession 2. Paranoie, deliri e tradimenti
(2014) e Obsession 3. Incubi,
allucinazioni e omicidi (2015).
Ha
fondato la rivista online di letteratura «Euterpe», un aperiodico
tematico di letteratura al quale collaborano poeti e scrittori da ogni parte
d’Italia e con il quale organizza eventi culturali e raccolte antologiche a
tema.
È
Presidente del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” e Presidente di
Giuria nei premi “Ponte Vecchio” – Firenze, “Città di Fermo” e “Città di Porto
Recanati”.
Scheda del libro:
Titolo: L’opossum
nell’armadio
Autore: Lorenzo
Spurio
Prefazione: Marzia
Carocci
Postfazione: Susanna
Polimanti
Casa Editrice: PoetiKanten
Edizione
Collana: Narrativa –
Orsa Maggiore
ISBN: 9788894038835
Anno: 2015
Pagine: 200
Costo: 10 €
Info per acquisto: poetikantenedizioni@gmail.com
mercoledì 4 dicembre 2013
Il nuovo reading poetico "Disagio psichico e sociale" si svolgerà a febbraio a Firenze
sabato 15 febbraio 2014
Reading poetico “Disagio
psichico e sociale” a FIRENZE
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Il reading
poetico “Disagio psichico e sociale” organizzato dall’Associazione Culturale TraccePerLaMeta
e dalla rivista di letteratura Euterpe, con la collaborazione di Deliri Progressivi e con il
Patrocinio del Comune di Firenze e della Provincia di Firenze, dopo le date di
Palermo e di San Benedetto del Tronto (AP) è giunto al suo terzo appuntamento.
Il reading è
stato inserito all’interno della programmazione dell’evento dal titolo “Disagio
e Letteratura” che si comporrà di una conferenza di letteratura e di interventi
medici sui disturbi alimentari (il cui programma integrale verrà diffuso presto)
e che si svolgerà a FIRENZE il 15
Febbraio 2014 a partire dalle ore 16:00 in una location del centro che
sarà prontamente comunicata.
(Il reading
è previsto alle 17:30 ca.)
Ogni
partecipante potrà leggere un massimo di 2 liriche che dovranno:
- essere di
completa produzione dell’autore;
- non
superare i 30 versi ciascuna;
- attenersi nelle linee generali al tema del
disagio proposto.
Le poesie, corredate
dei propri dati personali (nome, cognome, mail, tel.), dovranno essere inviate
in formato digitale in Word entro e
non oltre il 1° gennaio 2014 ad entrambi gli indirizzi mail: lorenzo.spurio@alice.it e dulcinea_981@yahoo.it specificando nell’oggetto “Reading disagio”.
E’ richiesto
ai poeti di incollare sotto le poesie che presenteranno le seguenti
attestazioni:
1.
Attesto che la poesia che presento
al reading è frutto del mio ingegno, ne dichiaro la paternità e l’autenticità.
2.
Autorizzo il trattamento dei miei
dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche e acconsento
alla pubblicazione di questo testo nell’opera antologica, senza avere nulla a
pretendere né ora né mai.
Gli
organizzatori si premureranno di raccogliere tutte le liriche pervenute in un
volume antologico dove pure troveranno posto gli atti della conferenza
“Letteratura e disagio” e gli interventi medici sui disturbi alimentari del
quale verranno fornite tutte le indicazioni ai partecipanti.
Detto volume, il cui acquisto non è obbligatorio
ma resterà come testimonianza per tutti i partecipanti del lavoro
svolto, sarà disponibile alla vendita il giorno dell’evento al costo di
12€ (prima copia) e 10€ (copie successive).
Gli autori
delle poesie inviate dovranno presentarsi il giorno del reading, pena
l’eliminazione delle poesie in scaletta per la lettura. Non saranno accettate
deleghe per la lettura in sede del reading, né letture a distanza tramite
sistemi di videoconferenza.
Per info:
Lorenzo Spurio - Direttore
Rivista Euterpe - lorenzo.spurio@alice.it
Annamaria Pecoraro –
Direttrice Deliri Progressivi – dulcinea_981@yahoo.it
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venerdì 30 agosto 2013
"La cucina arancione" di Lorenzo Spurio, recensione di Ilaria Celestini
Recensione a “La cucina arancione” di
Lorenzo Spurio
(TraccePer LaMeta Edizioni 2013)
di Ilaria Celestini
La cucina
arancione è una raccolta di venticinque racconti di Lorenzo Spurio, giovane
e valente scrittore marchigiano, che a soli ventotto anni possiede un nutrito curriculum
letterario: critico letterario e recensionista, saggista e autore di
monografie sulla letteratura inglese, direttore della rivista Euterpe,
curatore del sito BlogLetteratura e Cultura, collaboratore autorevole di
numerose riviste di settore, membro di giuria di prestigiosi concorsi di poesia
e narrativa.
Colpisce, nella
raccolta qui considerata, in primo luogo la capacità matura di analisi e di
osservazione degli aspetti umani che solitamente la personalità razionale e
integrata, che nel linguaggio comune si suole definire 'normale', mette a tacere
e nasconde, come la polvere che si occulta sotto il tappeto.
Queste brevi
storie, con grande coraggio, portano alla luce il nascosto, il sommerso, che è
nei protagonisti e in fondo, potenzialmente, dentro ciascuno di noi.
E' un libro
coraggioso, soprattutto nell'uso linguistico di espressioni forti e di
descrizioni che nulla concedono alla retorica e al moralismo; un affresco della
società contemporanea con le relative alienazioni, in cui il senso della
sacralità della vita, dell'amore e della persona è assente, in maniera
assoluta.
E là dove questa
o qualsiasi altra pregnanza di significato non c'è, l'umanità viene meno, e
lascia il posto a emblemi, come forse lo stesso Autore sembra suggerire nell'Introduzione,
in cui dichiara di non aver voluto rappresentare 'persone', ma 'personaggi'.
Nelle pagine di
questo testo, infatti, troviamo una interessante galleria di 'non-persone', di
tipi umani e di simboli, di archetipi in senso junghiano.
Nella
desolazione urbana fatta di palazzi fatiscenti nei quartieri degradati, così
come negli interni borghesi, dove convivono agiatezze materiali e solitudini
morali, si svolgono, a opera di questi personaggi-stereotipi, emblemi
dell'assenza di senso, episodi di pulsioni ossessive e inconfessabili, agiti
compulsivi, sessualità degradata a livello di perversione; sono ambienti dove
tutto ciò che non dovrebbe neppure essere pensato, in una logica di tipo
comune, o benpensante, e dove tutto quello che non dovrebbe accadere, accade.
E così il padre
di famiglia, uomo ormai maturo, si ritrova a pensare con nostalgia, intrisa di
ossessioni onanistiche, alla libertà degli anni giovanili, in cui poteva stare
per ore o addirittura giornate intere con se stesso, per regalarsi indicibili
piaceri solitari (Con la chitarra in mano).
Analogamente, i
piccoli teppisti in erba, non paghi di seviziare innocenti animali, vagheggiano
di provocare una sciagura stradale e fantasticano sul godimento che procurerà
loro un simile spettacolo, per poi restare annichiliti di fronte alla realtà di
quanto accade veramente (Signor Johnny).
O anche,
un'inappuntabile madre di famiglia, fa incetta di frutti che non consuma e che
lascia a marcire, ritenendo che le tengano compagnia (Al negozio cinese),
mentre un giovane, chiaramente identificabile come il tipico tranquillo ragazzo
della porta accanto, ama cibarsi compulsivamente di briciole d'intonaco
raschiato dai muri e terriccio (Il muro scrostato).
In questo mondo
dove l'umano è degradato al ferino, l'altro diviene cosa, oggetto; e nella
reificazione della persona, il rapporto di coppia è un becero incontro di due
solitudini, come nel racconto che offre il titolo al libro, in cui lo scambio
affettivo tra i due protagonisti è ridotto al mero livello coitale, con
connotazioni masochistiche e sadiche che si alternano, in un crescendo che
culmina nel finale grottesco.
E' un affresco,
questo libro, che illustra una dimensione di regressione primordiale, di
istinti che emergono prepotentemente sino a esplodere, come nel caso del figlio
di un genitore mutilato sul lavoro e schiacciato dalla vita, ma anche dal
cinismo di chi avrebbe dovuto aiutarlo, che si erge a giustiziere lucido e
inesorabile (Questioni di uguaglianza); oppure, la passione si trasforma
in una rabbia silente e furiosa, che cova nel tempo come fuoco sotto la cenere,
per cui la casalinga di mezza età, frustrata e tradita dal marito, medita la
propria vendetta sul consorte infartuato (Quelle conferenze); o
anche, last but not least, l'entità individuale si frantuma sino a
perdersi completamente, come nel caso del personaggio che non vuole uscire di
casa, perché teme di perdere se stesso (L'ordigno inesploso).
Un libro che non
si dimentica; sono pagine che suscitano emozioni forti, in cui è possibile
cogliere almeno in nuce aspetti che giacciono dentro di noi e nel mondo
che ci circonda.
Pagine che
possono sgomentare, per la nitidezza delle descrizioni; in cui si coglie,
sempre, l'abilità dello scrittore, che narra senza giudicare, senza indicare
soluzioni facili o pietosi lieti finali.
I personaggi
descritti sono casi patologici, alieni al contesto in cui vivono come a se
stessi; e al tempo stesso sono così naturali, così immediati, nel loro agire
d'impulso, senza remore, da riuscire a toccare estremamente in profondità le
corde dell'anima del lettore, nella loro solitudine e totale incomunicabilità,
condizione che è sì individuale e propria dei vari archetipi qui rappresentati,
ma che è anche comune e generale, in senso esistenziale, e per questo
affascina, come l'abisso che ci fa orrore, e nel contempo ci attrae, perché
c'induce a guardare senza pudori o velami quel che è dentro di noi.
ILARIA
CELESTINI
Brescia, 26
Agosto 2013
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